Da anni presso l’Associazione il Segno il Colore si incontrano persone affascinate dall’attività che vi si svolge. Alcune di loro non hanno mai dipinto, altre vi hanno portato i figli, oppure hanno sperimentato la gioia del tracciare in quel particolare laboratorio di pittura chiamato Closlieu. Nato nel Secondo Dopoguerra contro la guerra, il Closlieu è uno spazio votato alla necessità di far crescere le nuove generazioni senza le usuali barriere della competizione e del giudizio, considerate da sempre corrette e funzionali ma rivelatisi alla fine fallimentari, come dimostra un sistema educativo entrato oggi in una crisi profonda che lascia gli operatori in grande affanno.
I bambini del Closlieu non sono interessati a diventare degli artisti, il loro tempo nella piccola stanza è personale, vissuto nel piacere del gioco del tracciare. Da ottobre a giugno, in un tempo scandito dal calendario scolastico, i bambini entrano nel Closlieu per dipingere. Ma il tempo si può cambiare totalmente per arrivare a periodi che non hanno altra particolarità che stupire: si può dipingere per anni senza problemi. Dalla piccola stanza dal Closlieu ecco uscire, anzi fiorire, persone che senza saperlo si ritrovano a padroneggiare situazioni di rispetto ma anche di gioia, persone che amano lavorare con impegno, serietà e libertà senza aspettarsi altro che il piacere di essere forti e sicuri di sé, persone che sembrano uscite da vecchi libri di fiabe.
Uno spazio di questo genere non può non incuriosire c’è nell’aria un bisogno di quiete, sentiamo che le cose non vanno bene e abbiamo tutti sempre più bisogno di pace, di armonia. Ecco che il consiglio direttivo dell’associazione si è trasformato nel tempo in un gruppo di persone “non competenti”, un gruppo che si ritrova per parlare , decidere, commentare il nostro tempo, cercare e riproporre il materiale migliore per mantenere fresca l’informazione su di un pensiero che sceglie e tutela la parte più preziosa dell’uomo.